Chiunque abbia mai fumato sa che le sigarette possono causare molte conseguenze negative sul benessere. Una di queste conseguenze è una qualità del sonno più bassa rispetto ai non fumatori. Negli ultimi anni, gli esperti hanno studiato come il tabacco influisca sulla qualità del sonno. In questo articolo esamineremo la correlazione tra fumo e sonno, affronteremo le cause, e discuteremo cosa si può fare per migliorare la qualità del riposo dei fumatori.
Il fumo di sigaretta e la qualità del sonno
Il fumo di sigaretta è una cattiva abitudine che può avere effetti negativi sulla salute in molteplici modi. Tra questi si annovera anche l’incidenza sulla qualità e sulla durata del sonno. In particolare, numerose ricerche hanno dimostrato l’impatto negativo del fumo di sigaretta sulla qualità del sonno, sia per i fumatori attivi che per i soggetti esposti al fumo passivo.
Il fumo attivo può causare disturbi del sonno, sia qualitativi che quantitativi. In particolare, il fumo di sigaretta può irritare le vie respiratorie e le mucose, aumentando la probabilità di russare, svegliarsi durante la notte e respirare in modo discontinuo. Inoltre, la nicotina contenuta nelle sigarette può agire da stimolante sul sistema nervoso alterando l’attività dei neurotrasmettitori, rendendo più difficile addormentarsi e causando risvegli notturni.
Anche il fumo passivo può incidere negativamente sulla qualità del sonno, soprattutto nei bambini e nelle persone già affette da disturbi respiratori come l’asma. In questi soggetti, l’esposizione al fumo passivo può causare problemi respiratori, come l’ostruzione delle vie aeree, e disturbare il ritmo circadiano del sonno.
Il fumo di sigaretta può creare un circolo vizioso con i disturbi del sonno. Infatti, una qualità del sonno insufficiente può portare a sintomi di ansia e stress, che possono a loro volta aumentare il desiderio di fumare. Allo stesso tempo, il fumo di sigaretta può causare ansia e stress, aumentando la difficoltà nel dormire.
Gli effetti del fumo sul sonno a lungo termine
Il legame tra fumo di sigaretta e cattiva qualità del sonno è molto più stretto di quanto si possa pensare. Secondo un articolo pubblicato sulla rivista Sleep Health, fumatori di sigarette ed ex fumatori hanno maggiori difficoltà a dormire rispetto ai non fumatori. Ma qual è il motivo?
1. Maggiore stress
Il fumo di sigaretta può aumentare il livello di stress nel corpo, il che può causare un impatto negativo sulla qualità del sonno. Alti livelli di stress, infatti, aumentano la produzione di cortisolo: un ormone che viene prodotto quando ci si inizia a svegliare in contrapposizione alla sintesi di melatonina che aiuta a rilassarsi e dormire. Viene da sé, quindi, che può succedere di godere di un sonno minore e più disturbato quando si fuma. Secondo uno studio, “il fumo di sigaretta può influire negativamente sulla qualità del sonno e diminuire la soglia del sonno, con conseguente sonno poco riposante e non soddisfacente”.
2. Effetto della nicotina
La nicotina, contenuta nelle sigarette, è un potente stimolante del sistema nervoso centrale, e per lo stesso motivo spiegato precedentemente, un alto livello di attività della mente e del corpo può portare a non rilassarsi come si dovrebbe e vivere un disagio nel riuscire ad addormentarsi. Un articolo pubblicato sul Journal of Sleep Research ha dimostrato che i fumatori hanno maggiori difficoltà ad addormentarsi rispetto ai non fumatori e che la nicotina può compromettere la quantità e la qualità del sonno REM, che è fondamentale per la memoria e l’apprendimento.
Pertanto, fumare sigarette, a maggior ragione prima di coricarsi, può causare difficoltà nell’addormentarsi.
3. Stanchezza diurna
Non bisogna inoltre dimenticare che la mancanza di sonno dovuta allo stress causato dalle sigarette può avere delle ripercussioni anche sulla vita di tutti i giorni. Infatti, i fumatori che soffrono di insonnia tendono ad essere più stanchi durante il giorno facendo difficoltà a portare a termine gli impegni quotidiani. La situazione può spesso causare stress che a sua volta aumenta il desiderio di fumare e l’impossibilità di dormire.
Il fumo e i disturbi respiratori notturni
Uno studio ha dimostrato che i fumatori hanno maggiori probabilità di soffrire di malattie rare come il morbo di Parkinson e l’apnea notturna. Secondo l’American Cancer Society, gli effetti del fumo sulla salute includono “affaticamento, insonnia, apnea notturna e disturbi del ritmo circadiano”.
Le sigarette possono rappresentare un serio ostacolo al sonno poiché interferiscono con la respirazione durante la notte. Fumare può infatti causare l’infiammazione delle vie respiratorie, rendendole più strette e creando ostacoli al flusso d’aria. Questo può portare frequenti risvegli notturni, nonostante la persona non se ne renda conto.
Secondo alcuni studi, i fumatori hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi respiratori notturni come l’apnea ostruttiva del sonno (AOS). L’AOS è una patologia che può portare alla cessazione completa della respirazione durante il sonno. Il fumo può peggiorare l’AOS dal momento che può provocare l’infiammazione delle pareti dei polmoni. Inoltre, l’inalazione di monossido di carbonio presente nel fumo di sigaretta può causare gravi danni ai tessuti polmonari, provocando un’ossigenazione insufficiente del sangue.
Tutte queste condizioni possono aumentare la necessità di introdurre maggiore ossigeno nel corpo oppure la necessità di tossire e deglutire per eliminare il catarro in eccesso che ostruisce le vie respiratorie, condizione che aumenta al risveglio e che può disturbare il sonno.
Come migliorare il sonno di un fumatore
Fortunatamente a questo problema esistono diverse soluzioni che possono notevolmente migliorare la qualità del sonno e più in generale della vita di un fumatore.
La prima è la più ovvia e “immediata”: smettere di fumare oppure limitare fortemente il consumo di sigarette. Questo chiaramente permetterebbe ai fumatori di migliorare significativamente la loro salute generale, oltre che quella notturna.
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